Nelle interminabili ore di attesa in banchina, ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. O meglio, ho visto umani fare cose che voi automuniti fareste fatica a credere. Tra una corsa soppressa e un ritardo abissale, ho osservato a lungo i passeggeri e alla fine, da buon semiotico, li ho "inquadrati" per bene. Ecco qui:
Lo riconosci perché, in preda a una furia omicida, percorre in lungo e in largo la banchina, macinando chilometri. Sbraita, impreca, a volte bestemmia. Non può proprio farne a meno, deve esprimere il proprio dissenso. Poco importa se di fronte a sé ha un controllore arrogante o una docile vecchina. A seconda dei casi può proporre una petizione, telefonare a Striscia la notizia o pestare a sangue un macchinista.
Il rassegnato (passivo)
Magari non lo dice, ma in cuor suo ci spera sempre. Si augura che il suo treno non venga soppresso e che magari arrivi con un ritardo accettabile (la solita mezz'oretta). Per lui non c'è alternativa alla tanto bistrattata Vesuviana, o almeno ne è convinto. Resta pazientemente in attesa e intanto, tra sé e sé pensa: “Comm (e soprattutto quann) vene accussì cia pigliamm”.
L'avveduto (non-passivo)
Sotto sotto se l'aspetta, e così si anticipa, si organizza e ha sempre un piano "b". Spesso conosce a memoria gli orari dei mezzi pubblici di tutta la rete dei trasporti regionali e durante l’attesa coinvolge gli altri viaggiatori nell'elaborazione di un itinerario alternativo. Lo riconosci quando sbotta: “Sai che c'è di nuovo, vado a prendere la metro (o il pullman, o l'aliscafo o…)”.
L'allibito (non-attivo)
Fa tenerezza. Dopo aver ascoltato l'annuncio (rigorosamente in aramaico) che il suo treno è stato soppresso, resta fermo, con gli occhi sgranati, in preda al panico. Non sa che fare e cerca conforto negli altri passeggeri. Si tratta quasi sempre di turisti o viaggiatori occasionali, ignari del fatto che di questi tempi è più facile prendere un terno che un treno. A seconda della nazionalità puoi sentirlo esclamare "Oh my god!" o più comunemente "Uh maronn!".
E tu, mio sventurato compagno di viaggio, che tipo di utente sei?
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