sabato 16 marzo 2013

Semio_logo o della ricchezza semantica del logo Coop

Di ritorno da una lunga giornata di corsi, decido di fare un salto al supermercato per fare un po' di spesa. Prendo al volo quello che mi serve e mi fiondo alle casse: doccia fredda, c'è una folla incredibile. Rassegnato a una lunga attesa, mi metto in fila e inizio a guardarmi intorno. Ben presto mi ritrovo a fissare una confezione di biscotti, di quelli a marchio Coop. In particolare, ad attirare la mia attenzione è il logo:

Logo Coop

È evidente che il lettering tende a creare una specie di catena formata da quattro anelli e che in ognuno di questi siamo in grado di riconoscere una lettera dell'alfabeto. Allo stesso tempo, però, questa soluzione grafica comporta che ogni lettera condivide con quelle vicine una parte di sé e partecipa a formare il carattere successivo. In altre parole, ogni elemento coopera con quello che gli sta accanto alla creazione dell'altro oltre che di un tutto (la sigla "coop").

Questa configurazione visiva rispecchia sul piano dell'espressione ciò a cui l'abbreviazione "coop" rimanda sul piano del contenuto: l'idea di cooperazione, ossia l'atto di cooperare inteso come "opera prestata ad altri o insieme ad altri per la realizzazione di un’impresa o il conseguimento di un fine" (Treccani.it).

Interessante - penso - ma all'improvviso una signora dietro di me mi invita ad avanzare e mette fine al mio piccolo trip. Poco importa, a quanto pare, la profezia di Marsciani si è avverata. E prima del previsto.

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